I cinque ragazzi romani all’epoca avevano pochi mezzi, ma idee molto chiare, e registrarono in soli cinque giorni un debutto seminale, con l'obiettivo di tenere in vita un genere musicale importante come il rock progressivo. Con il medesimo spirito i Leviathan tornano oggi a imbracciare gli strumenti con un eccellente reboot del loro disco d'esordio, segnato innanzitutto dal ritorno nella band del fondatore, il cantante e lyricist Alex Brunori, autore anche del bellissimo artwork di questa edizione. Insieme ai componenti originali, che comprendono anche Andrea Moneta (batteria) e Andrea Amici (tastiere), troviamo due vere stelle del prog italiano, il bassista Andrea Castelli e il chitarrista/produttore Fabio Serra.
Grazie a questa reunion è stato quindi possibile registrare nuovamente "Heartquake" con la cura e l’attenzione ai dettagli che le limitate risorse impedirono all’epoca. Il risultato è un piccolo gioiello senza tempo che rimette in gioco una band già al lavoro sul nuovo album "Testudo", concepito nel 1990 ma mai realizzato sinora, e pronta a tornare a suonare dal vivo, dove il prog appartiene!