Nuova Era, band protagonista del ‘rinascimento progressivo’ italiano degli anni ’80 riemerge, inaspettata, dalle nebbie del tempo.
Alfieri di un suono barocco e melodico intessuto in turgide sonorità organistiche reminiscenti della grande lezione del progressive rock italiano dei seventies, sia nelle dimensioni stilistiche, sia nel songwriting ambizioso, i nostri ribadiscono, nelle nuove tracce inedite, una notevole coerenza di intenti ed una lucidità compositiva, che rendono tali brani immediatamente fruibili accanto alla loro migliore produzione.
E la magia si sprigiona nuovamente e naturalmente dalle note vorticose ed inquietanti di “Lasciate ogni speranza… voi ch’entrate (Lucifero)” come pure dalle avvolgenti ed epiche melodie di “Canto II (Paradiso)”, che si innestano su porzioni ritmicamente serrate, dalle quale riemerge il gusto ‘antiquo’, eppur senza tempo, del combo toscano capitanata dal sempre lucido Walter Pini, coadiuvato in questo progetto da Davide Guidoni alla batteria e da Guglielmo Mariotti al basso, che si inseriscono perfettamente nel feeling complessivo.
Emozionante è la riproposizione, in versione riarrangiata e ristilizzata di monumenti sonori semi sepolti nel passato quali “Dopo L’Infinito” e “Io e il Tempo”, primissime suites della band che permettono di comprendere, a distanza di decenni, la mirabile fusione tra il gusto pittorico della musica e la dimensione profonda dei testi, mentre il classico dark prog de La tua morte parla, in una versione live, impreziosisce ulteriormente il lavoro.
I Nuova Era esprimono con questo nuovo lavoro la loro fedeltà alla propria storia e agli stilemi del miglior progressive barocco italiano e la corroborano con una vena creativa che tuttora… dopo questo tempo infinito… riluce con intensità.