Tornano, a poco più di un anno di distanza dall’esordio “La crudeltà di aprile”, i parmensi Unreal City, con un secondo capitolo discografico intitolato “Il paese del tramonto”: un altro concept album, il lungo racconto di un sogno rivelatore che si dipana per ben settanta minuti attraverso sette lunghe tracce, in perfetta ‘tradizione progressiva’. Numerosi sono i riferimenti filosofici e letterari, così come i passaggi strumentali, che mantengono quell’aura gotica e oscura che caratterizzava il disco d’esordio.
Nel frattempo la band è cresciuta e maturata anche dal punto di vista concertistico, essendosi esibita nientemeno che in Canada nell’aprile 2014 presso il festiva Terra Incognita, ed è già al lavoro sui prossimi appuntamenti in ‘acque internazionali’. La line-up è la medesima (anche se il batterista originale è stato di recente sostituito), con l’istrionico cantante/tastierista e compositore Ema Tarasconi in pole position, e gli Hilary Studios di Rox Villa, situati a Genova, in cui l’album è stato registrato, sono da anni garanzia di qualità.
“La crudeltà di aprile” fu un fulmine a ciel sereno nel panorama del rock progressivo italiano, e possiamo garantirvi che il suo seguito non deluderà le aspettative di chi già si era affezionato al quartetto: è anzi destinato ad infoltire le schiere dei seguaci di queste giovani promesse!
Tracklist:
1. Ouverture: Obscurus Fio
2. Oniromanzia
3. Caligari
4. La Meccanica dell’ombra
5. Il Nome di Lei
6. Lo Schermo di Pietra (Kenosis)
7. Ex Tenebrae Lux:
i) Gelida Imago Mortis
ii) Ciò Che Disse Il Tuono
iii) Processo Secondario
iv) Ab Aeterno