Le vite parallele, sono un scoperta clamorosa, visto che siamo di fronte ad un concept album, inciso a Milano tra il 1969 e il 1970, e mai pubblicato fino ad oggi!
Fondati dal cantante Enzo Maolucci e inciso nella famosa “Basilica” milanese di Mina, arrangiato da Nando DeLuca (quello di “Azzurro”, per intenderci) e per poco non pubblicato da Sandro Colombini della etichetta “Numero Uno” il lavoro spicca anche per la meravigliosa copertina di Tullio Rolandi, tanto che Alberto Radius quando la vide, ne chiese il contatto, per fargli realizzare l’artwork del mitico “Dies Irae” della Formula Tre.
Il disco è un documento straordinario perché si colloca in un momento storico dove i dischi di prog italiano si contavano sulle dita di una mano. Ancora più sorprendente il fatto che si tratta di un concept album! Musicalmente si tratta di un lavoro fortemente incentrato sulla componente melodica, con brani relativamente brevi, ma con arrangiamenti barocchi e un utilizzo di tastiere che lasciano già presagire la scena di prog sinfonico che si sarebbe sviluppata da lì a poco. Si tratta insomma di un tassello fondamentale per capire l’evoluzione del prog italiano agli albori ed è tuttora inspiegabile come un lavoro del genere possa essere rimasto nell’oblio in tutti questi anni.
Edizione limitata a 500 copie, papersleeve deluxe contenente un ampio poster che riporta la storia della band e tutte le meravigliose bozze grafiche dell’epoca.