Cogli il Giorno
1978 – 2008 . . . . trent’anni e rimane ancora (dei miei LP di allora) il preferito sia per sperimentazione classica-progressiva che per particolare uso degli strumenti , creando un insieme di effetti e contrappunti musicali e cercando un suono capace di pronunciare il
“moderno”.
Composto tra l’inverno del 1977 e primavera 1978 è l’espressione di una sinergia tra musica e immagini (la copertina è un importante quadro-guida ) ;il progetto era quello di generare simultaneamente esperienze e suoni come in un caleidoscopio dai molti effetti cangianti .
L’insieme melodico-armonico è in certi momenti formato dalla lunga evoluzione dei suoni e da quando le componenti armoniche si evolvono in “caduta libera” ; scorrono con approfondita ricerca i rapidi cambiamenti di ritmo-melodia dove si insinua “come un corpo estraneo”la voce umana dissolvendo progressivamente i suoi connotati timbrici .
Il modo in cui ho utilizzato il “tempo”(questa componente inafferrabile di ogni espressione musicale) è per me di estrema importanza perché diventa un particolare nucleo operativo per infinite possibilità di variazione e modulazioni.
Le musiche-immagini derivano da un lungo viaggio dentro al mio vivere e al mio modo di affrontare le problematiche della costruzione musicale accertandomi che sempre il pensiero creativo cammini di pari passo con il pulsare della modernità .
Il titolo Cogli il Giorno è da me liberamente tratto dal Carpe Diem di Orazio, vivi il momento- cogli l’attimo perché niente possa essere “rubato” del nostro pensiero e della nostra vita .
Luciano Basso , aprile 2008