LP
Cat. No.: AMSLP26
Barcode: 8016158302646
Momentaneamente non disponibile / Temporarily unavailable
Side A:
1....e Verrà l'Uomo
2.Verso il sole
3.Una Storia Fiabesca
Side B:
4.Il Rituale Notturno
5.I Due Amanti
Con una caratteristica formazione con due tastieristi e senza chitarra, la Corte dei Miracoli, da Savona, realizzò solo un album nel 1975. Il gruppo era stato formato intorno al 1973 dagli ex componenti dei Tramps, tra cui il tastierista Alessio Feltri, che aveva anche suonato in precedenza con Il Giro Strano, un gruppo strettamente legato con la Corte dei Miracoli.
Il secondo tastierista originale, Michele Carlone, lasciò il gruppo poco prima delle registrazioni dell’album, sostituito dall’esperto pianista di estrazione jazz Riccardo Zegna.
L’album è ovviamente orientato verso il prog sinfonico, dominato dall’intreccio delle tastiere
L’unico album della Corte dei Miracoli ha un particolare suono di prog sinfonico, essendo molto melodico ed in contrasto con lo stile compositivo dei dischi di altri gruppi come Balletto di Bronzo, Biglietto per l’Inferno o Campo di Marte. La Corte domina l’album con uno stile musicale intelligente e di classe, avvalendosi al massimo della tecnica di registrazione a 16 tracce.
Solo 5 le canzoni, contenenti sia belle melodie che possenti interludi. Musicalmente tutti i musicisti sono di altissimo livello, e tutti gli strumenti sono sfruttati al massimo. C’è anche un po’ di jazz per l’uso di temi ripetuti nello stesso brano con diversi strumenti.
“I Due Amanti”, basata sulla “Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo, rende vivacemente questo capolavoro letterario con cambi di tempo e suscitando emozioni nei momenti giusti (anche qui ripetendo un tema in diversi momenti). La voce è piacevole e porta la canzone al suo apice negli ultimi quattro versi. “Verso il Sole” è l’altro pezzo forte, raramente si è sentita da un gruppo degli anni ’70 tanta energia che può facilmente competere con qualsiasi gruppo metal.
“Corte dei Miracoli” è un album notevole, estremamente differente dagli altri italiani melodici come Locanda delle Fate o Celeste. Un viaggio piacevole all’ascolto con l’uso di scale minori e composizioni originali. La mancanza della chitarra si avverte raramente, con l’Hammond e il moog a riempire i brani.
(fonte: www.italianprog.com)
Molto raro e ricercato, questa è la prima ristampa su vinile da 180g in qualità audiofila.
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