CD papersleeve
Cat. No.: AMS314CD
Barcode: 8016158331431
1.Lucciole per lanterne
2.Il carrozzone
3.Buco nero
4.Supermercato
5.La spia
6.La salamandra
7.In girum
8.La luccicanza
9.Tetraktys
10.Non dire no
Il progetto Homunculus Res nasce nel 2010 dall’unione d’intenti tra Dario D’Alessandro – autore di musica, testi e illustrazioni – e i fratelli Di Giovanni, con la precisa volontà di giocare con tempi spezzati e arrangiamenti obliqui, traendo ispirazione dal cosiddetto suono di Canterbury, il movimento Rock In Opposition e il pop psichedelico barocco, per arrivare a una forma di jazz-rock melodico, leggero e ironico.
Fondamentale, nella crescita artistica del gruppo, è stato l’apporto al mix e alla co-produzione di Paolo Botta, tastierista dei Not A Good Sign. Dal secondo album “Come si diventa ciò che si era” (2015) la band ha inoltre cominciato a collaborare con una vasta schiera di musicisti prog-rock, tra cui David Newhouse (Muffins), Aldo De Scalzi (Picchio dal Pozzo), Steve Kretzmer (Rascal Reporters), Regal Worm, i francesi Alco Frisbass, Wyatt Moss-Wellington, Lorenzo e Tommaso Leddi (Stormy Six, Mamma non piangere), Rocco Lomonaco (Breznev Fun Club), Luciano Margorani (LA1919) e Petter Herbertsson (Testbild!).
La discografia degli Homunculus Res ha una forte componente simbolica, filosofica e psicologica: il primo è stato dedicato al connubio terra/morte, il secondo ad acqua/malattia, il terzo ad aria/sogno e il quarto, questo nuovo capitolo pubblicato da AMS Records, a fuoco/consumismo. Essi descrivono nascita, crescita, sviluppo, vizi e paure dell’homunculus: caricatura dell’uomo.
“Andiamo in giro di notte e ci consumiamo nel fuoco” deriva da un indovinello palindromo di un anonimo medievale ripreso dal regista e scrittore francese Guy Debord per descrivere metaforicamente la società dei consumi in cui siamo immersi oggi, in una forma esasperata e sempre più legata all’immagine. La musica del disco è più essenziale e diretta che in precedenza, e in tutti i brani ci sono riferimenti più o meno espliciti a fuoco, luce, calore, elettricità, nonché numerose metafore, messaggi subliminali, presenze mistiche e oscure, e molti altri dettagli che rendono questo lavoro stratificato e complesso. “Andiamo in giro…” è quindi un ulteriore passo in avanti di una band più unica che rara nell’intero panorama del rock progressivo internazionale.
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