Il rinnovato interesse degli ultimi anni per il rock progressivo e, più in generale, per forme di espressività musicale meno ‘popolari’ e commerciali, ha fatto sì che, a fianco dei nomi storici tornati in auge, diversi giovani artisti decidessero di mettersi in gioco in un terreno poco convenzionale.
Tra i nuovi musicisti e compositori che si affacciano sulla scena, molti dei quali inclusi nel catalogo AMS, vi è il giovanissimo (classe 1991) Ivan Santovito il quale, affiancato da Ilenia Salvemini, dà vita al duo Isproject, e debutta oggi con “The Archinauts”: un’opera visionaria, fuori dagli schemi, di natura estrosa e onirica. Non solo: l’album ha la forma di un ‘concept’, che abbraccia anche poesia, fotografia e architettura; tutto è curato in ogni minimo dettaglio, e i trailer, i videoclip, l’artwork e le fotografie a corredo del disco vogliono raccontarlo in ogni suo aspetto.
Dal punto di vista musicale, l’esordio di Isproject ha una forte propensione sinfonica, con numerose parti strumentali, ricche di partiture pianistiche, tastieristiche, e di trascinanti assoli di chitarra elettrica. Difficile individuare una struttura nei brani, che sono un susseguirsi di differenti atmosfere legate tra loro in maniera assolutamente naturale e fluida.
Il carattere fresco dell’opera e l’intraprendenza del duo ha catturato presto l’attenzione di Fabio Zuffanti, che è stato raggiunto a Genova presso lo Zerodieci Studio. Isproject si è avvalso dell’aiuto dei musicisti della Z-Band (Giovanni Pastorino, Simone Amodeo, Paolo Tixi, Martin Grice), con l’aggiunta di Andrea Bottaro al basso. Il tutto è stato coordinato da Zuffanti in veste di direttore artistico, per un risultato eccezionale che risalta l’influenza delle singole personalità degli artisti che vi hanno partecipato.