I Nuova Era sono una formazione fondamentale nel panorama del prog-rock italiano: attivi tra la fine degli anni ’80 e la prima metà dei ’90, furono autori in quel periodo di quattro album considerati dagli appassionati imperdibili per chi nutra un minimo di interesse nella ‘materia progressiva’.
“Return to the Castle” non fa eccezione, e segna il vero ritorno sulle scene della formazione capitanata da Walter Pini, da sempre principale compositore della band, qui raggiunto tra gli altri dallo storico cantante e chitarrista Alex Camalti. Oltre venti anni sono trascorsi infatti da “Il passo del soldato” (1995), un lungo periodo interrotto nel 2010 da una ominima release ‘transitoria’ (AMS 187 CD, 2010), una compilation di brani già editi, demo, nuove registrazioni in studio e dal vivo.
Date le premesse, la pubblicazione di “Return to the Castle” rappresenta perciò un evento importante: ben 75 minuti di rock progressivo sinfonico cantato in inglese per la prima volta nella storia della band, che spazia da frangenti barocchi ad altri più sognanti e atmosferici. Contribuiscono alla durata consistente di questo album, costituito da sei lunghi brani inframezzati da più brevi interludi – qui denominati ‘Carousel’ – numerose e lunghe sezioni strumentali. Un must!